Archivi del giorno: 20 marzo, 2008

Nicola Samorì a Bergamo, la “bellezza” della bruttura…

La Galleria del Tasso di Bergamo – altro pregevole luogo di cultura artistica di una città che si dimostra (fortunatamente!) piuttosto vitale in tal senso, forse costantemente sollecitata in ciò dalla propria particolare ed esclusiva bellezza… – sta ospitando in questi giorni e fino al 30 Aprile 2008 una bella personale di Nicola Samorì, artista trentenne dallo stile sicuramente più personale che in altri colleghi, come la selezione presente in galleria dimostra bene: una pittura che, come dice la presentazione, mette in evidenza ed esalta il corpo in tutta la sua fisicità, e dunque senza preoccuparsi dell’elemento estetico “primario” anzi ricuperando di esso un’autentica percezione che non evita assolutamente anche quanto di quell’estetica possa definirsi all’opposto… Per ciò, mi pare, la pittura di Samorì dialoga in modo assai diretto e schietto con chi vi si trova innanzi, diventando per certi versi una sorta di specchio, di riflessione introspettiva della natura umana e/o di ogni natura umana della quale offre un’immagine certamente più completa e profonda di tante altre… Un autore Samorì, dunque, perfettamente a suo agio nella Galleria del Tasso, e in armonioso dialogo con la sua “filosofia espositiva” e l’attualità nella quale agisce e della quale recepisce la realtà…
A voi:

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Simonia (SGM), 2008, olio su rame, cm 100 x 100

Fino al 30 aprile 2008
Nicola Samorì
Galleria del Tasso, Bergamo

La Galleria del Tasso ospiterà dal 12 marzo fino a fine aprile la mostra di Nicola Samorì.
L’artista è apparso sulla scena bolognese alcuni anni fa, proprio all’inizio del nostro secolo “incerto”.
Come scrive Philippe Daverio “Nicola Samorì ebbe la fortuna di nascere dopo il dibattito che aveva riscaldato il retrobottega delle gallerie. Ha dato vita alla sua poetica senza ipoteche di partenza, con una franchezza schietta nella quale si è riversata gran parte della contorsione piena di aspettative che caratterizza la sua generazione. Ha affrontato la questione pittorica senza remore, con naturalezza. E così facendo si è trovato a non copiare nessuno, a non emulare nessuno, a non citare nessuno. Si è posto quasi con naturalezza in una scia della lingua visiva che lo collega alle radici della storia del secolo ventesimo per traghettare nel secolo nostro una esperienza che al mondo ha pochissimi in grado di esserle a pari.”.
Come fa notare Philippe Daverio, gli strappi nei fondi delle sue tele, le graffiature, le rotture del contesto sono gesti che già aveva intuito e praticato Mario Sironi. Ma Samorì non lo vuole celebrare, solo mostrare con immediata efficacia l’esaltazione del corpo, un corpo senza complessi di bruttura, concetto che è stato per più di cent’anni un tabù del modernismo.

Nicola Samorì è nato a Forlì nel 1977. Diplomato in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Sviluppa un’intensa attività pittorica che lo porta ad affinare le più diverse tecniche espressive, fra le quali quella dell’affresco, oggetto di due workshops tenuti nella Western Australia, in qualità di docente, presso la Tafe Gallery di Perth e l’Università di Kalgoorlie nel 2003. Affronta anche le tecniche calcografiche, conseguendo nel 2002 il Premio Giorgio Morandi per l’incisione, e quelle plastiche, in particolare la scultura lignea, approfondita presso l’Accademia di Belle Arti di Berlino nel 2000. Espone sia in Italia che all’estero.

Galleria del Tasso, la filosofia…:
Aprire una galleria d’Arte Contemporanea oggi, significa mettere a fuoco un progetto che comprende in sé un’offerta di conoscenza di un mondo preciso, che è comunque interpretazione della realtà, un’offerta di confronto con l’uomo artista, che quando possiede quel dono raro che è la qualità, ci regala, magari inconsciamente, una lettura originale ed autonoma del nostro presente. Quindi il risultato di ogni evento dovrebbe essere liberamente letto come un contributo alla diffusione della cultura, e di nuovi modelli organizzativi del sapere.
Un compito ambizioso e non facile, e – lo sappiamo bene – sempre in salita.
La “Galleria del Tasso” si prefigge pertanto di muoversi attorno all’attualità, o meglio vuole scandagliare l’humus che ha generato “movimenti”, “situazioni” oppure dare spazio a individualità forti, che hanno prodotto energia positiva negli ultimi 2-3 decenni. Decenni carichi di ansie, ma anche di compromessi estetici e ideologici, creatori di luci e ombre, che hanno variamente intrecciato verità, valori – più o meno riconoscibili – ingenuità e cinismi, e pertanto prodotto svariati materiali per una discussione approfondita, che può condurci a delineare nuovi giudizi, capaci di descrivere “altri” orizzonti critici.
Ma ciò che ci interessa non è una polemica cancellazione del passato, che rappresenta la nostra identità profonda ed indelebile: la storia dell’arte resta assoluta protagonista della scena, con un flusso ininterrotto di grandi creatori, per più di venti secoli. Per questo le mostre personali e le collettive che proporremo avranno come attori artisti legati alla cultura di questi ultimi decenni, ma saranno anche integrate dalla presenza di rassegne dedicate a maestri che hanno legato il loro lavoro pittorico, o plastico, a quegli “ismi”, che seppero illuminare la modernità, proponendoci una cultura artistica di spessore internazionale. Tutto ciò al fine di mettere a fuoco la natura, estremamente creativa dei contributi dell’arte italiana di questo secolo nati soprattutto dal nostro straordinario contesto storico-artistico.

Infos:
Fino al 30 aprile 2008
Nicola Samorì
Galleria del Tasso, Bergamo
Via San Tomaso, 72 – 24121 Bergamo
Tel. +39 035236830 (info), +39 0354136596 (fax)
info@galleriadeltasso.it, www.galleriadeltasso.it
ufficio stampa: Antonella Asnaghi & Associati
curatori: Philippe Daverio

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