Archivi del mese: febbraio 2010

“LIBERO”, l’ultimo romanzo di Luca Rota (Giraldi Editore) è in libreria e sul web – insieme a tutti i precedenti libri!

Copertine_Libri
(Clicca sull’immagine per avere ulteriori informazioni)

LIBERO“, il nuovo romanzo di Luca Rota (Giraldi Editore), è in tutte le librerie – ma lo sono anche le precedenti opere edite, che potete acquistare in libreria oppure on line QUI o QUI.

QUI potrete avere ogni notizia utile su “LIBERO”.

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Göran Tunström, “Uomini famosi che sono stati a Sunne”

Da parecchio ormai mi interesso di letteratura nordico/scandinava: non so se per tale passione mi debba considerare “di parte”, sta di fatto che nel panorama letterario iperboreo ho trovato fino ad oggi veramente molte eccellenze… Göran Tunström è sicuramente una di esse, uno dei più celebri e apprezzati autori di Svezia, e questo suo Uomini famosi che sono stati a Sunne, ultimo romanzo edito prima della morte – Iperborea ovviamente, con traduzione dallo svedese e postfazione di Maria Cristina Lombardi – un’opera tanto particolare quanto interessante, che peraltro gli valse l’Augustpriset, il più prestigioso ed ambito premio letterario svedese…
Pienamente nel solco del tipico stile letterario scandinavo, fatto soprattutto di urbanità narrativa e atmosfera limpida come il cielo nordico – anche nei momenti più tragici che lassù uno scrittore possa trovarsi a descrivere – Uomini famosi che sono stati a Sunne è un libro che mi viene di definire “avvolgente”: ma non come potrebbe avvolgere un abbraccio, dunque anche con una certa veemenza, semmai come ci avvolgerebbe il tepore di un tardo pomeriggio primaverile seduti sulle rive di un placido lago, col sole che tramontando ne incupisce le acque… Un lago come quello sulle cui sponde sorge Sunne, villaggio natale di Tunström nel quale egli ambienta la storia dell’opera: Stellan Jonsson, bottegaio del villaggio, viene incaricato di stendere un libro nel quale descrivere le più famose personalità che abbiano mai visitato Sunne; poi il progetto tramonta, ma Stellan continua in quel suo incarico, finendo per tracciare la storia di alcuni degli abitanti più interessanti – o meno anonimi – del villaggio, come nostrani archetipi di un’esistenza di provincia in una località potenzialmente simile a tante altre del mondo, ove ogni singola vita, pur nella sua apparente anonimia, cela non solo qualcosa di interessante ma, soprattutto, qualcosa di profondo, spesso di difficile, a volte di tragico… Così, la vita quotidiana di Stellan si interseca più volte con quella dei suoi concittadini di cui sceglie di raccontare, in una narrazione nella quale tuttavia egli infine si ritrova parte integrante e per certi versi fondamentale, in un intreccio in primo luogo sociale ma anche sociologico e psicologico che lega tutti i personaggi in una unica, sostanziale sorte: la ricerca di sé stessi, o della pace con sé stessi ovvero la ricerca di un senso alla propria vita – sorte inevitabilmente e ineluttabilmente ostacolata da quella “parte oscura” della quotidianità che chiunque, poco o tanto, si porta dietro e con la quale deve fare i conti.
Mirabile è la capacità di Tunström di costruire i personaggi della storia – “a tutto tondo” si potrebbe convenzionalmente dire, ma sarebbe altamente riduttivo – attraverso un accurato tratteggio socio-psicologico di ognuno di essi, più che figurativo; questo anche grazie all’espediente di non fare di Stellan Jonsson l’unica voce narrante ma coinvolgendo in tale compito quasi tutti gli altri personaggi, direttamente oppure attraverso – ad esempio – le pagine dei diari personali, come per Cederblom, il pastore del paese in crisi di fede, o i ricordi di giovinezza di Oldin, l’astronauta che ha camminato sulla Luna e che lassù, nel cosmo, ha lasciato (o smarrito) la fiducia nella bontà degli uomini della Terra… Spezzettando la narrazione in tanti capitoli più o meno brevi, riuniti dentro altri che ne raggruppano i temi, Tunström costruisce un micromondo veramente completo nella propria capacità di compendiare l’intero spettro emozionale dell’ordinaria esistenza umana; di sicuro Uomini famosi che sono stati a Sunne manca di quella verve narrativa (tipicamente mediterranea, per certi versi) che potrebbe rendere più gustosa la lettura al grande pubblico; tuttavia accompagna con delicato e schietto realismo il lettore a conoscere i suoi personaggi e le vicende umane di cui sono protagonisti proprio come se lo stesso si ritrovasse a vivere a Sunne, in una casa sulla via principale in modo da poter osservare la quotidianità dei suoi abitanti, e lo avvolge – appunto – nella tranquilla atmosfera del villaggio così particolare tanto quanto così potenzialmente simile a quella in cui ogni lettore potrebbe vivere, con le sue immagini idilliache, i suoi momenti di gioia e serenità e, di contro, i momenti difficili, le malinconie, e le tristezze che sono inevitabilmente parte delle giornate ogni essere umano che viva in maniera consapevole la propria quotidianità. Tunström sembra volerci dire che è in quella quotidiana normalità che chiunque deve ricercare sé stesso e il senso della propria vita, non certo in altre cose esteriori ed estranee, e che in tale ricerca ognuno dovrà saper tracciare un proprio cammino e caratterizzandolo con le proprie azioni, nella consapevolezza che ogni piccola o grande felicità si rispecchia in modo ineluttabile in altrettanti piccoli o grandi dolori. Libro molto bello, e caldamente consigliabile.

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L’Italia condanna Google per un video violento, ovvero: quando il web, per alcuni, continua ad essere un anacronismo…

Benvenuti nel Paleolitico superiore
Un tribunale italiano ha condannato tre dirigenti di Google per violazione della privacy, per non avere impedito nel 2006 la pubblicazione sul motore di ricerca di un video che mostrava un minore affetto da autismo insultato e picchiato da quattro studenti di un istituto tecnico di Torino.
Questi i fatti. Ora, sia chiaro, CHIARISSIMO: non si vuole qui mettere in discussione la terribile demenza del gesto ripreso nel video e la condanna inflitta (1 anno e servizi sociali) ai colpevoli, pena in tali casi che appare sempre troppo lieve e senza la certezza che possa efficacemente agire sul cervello di quelli… Ma condannare Google per non aver impedito di mettere pubblicamente on line un video su una propria piattaforma – video ovviamente subito rimosso, dopo la sua scoperta – è esattamente come condannare tutti i titolari di armerie ed esercizi affini perché qualcuno, un giorno, ha utilizzato un fucile acquistato presso di essi per ammazzare qualcuno. Il principio è assolutamente lo stesso, ovvero un atteggiamento, ancora una volta in Italia, assolutamente neanderthaliano nel trattate le nuove tecnologie e, in particolare, il web – questa volta, purtroppo, da un elemento istituzionale (la giustizia) che, a differenza di quasi tutti gli altri, può in tanti casi ancora meritare una lodevole considerazione… Insomma, quelli che comandano, in Italia, con il web si comportano proprio come degli uomini di Neanderthal che si trovassero in mano una spada laser! Inebetiti, osservano ciò che non comprendono e per tale propria lacuna lo considerano potenzialmente pericoloso – come l’ignoranza, cioè il non capire qualcosa (e il non cercare di farlo), finisce inevitabilmente per comportare – quando viceversa il pericolo è proprio dall’altra parte… Ormai in Italia vi è una società degradata al punto da palesare innumerevoli e vari esempi di imbecillità, come i miserrimi ragazzini del video incriminato hanno ben dimostrato (Grazie TV!!!) e, non sapendo come risolvere tale situazione, istupidita tanto da scaricare la colpa su altri, ritenuti colpevoli solo per non avere il coraggio di incolpare sé stessa
Sarà più chiaro, ora – un esempio a tema ma tra i tanti possibili – perché in Italia si ha ancora a che fare con linee internet di livello tale che nemmeno più nei paesi sottosviluppati (o cosiddetti tali) ci si ritrova a utilizzare… In fatto di progresso, e di conseguente evoluzione civile e sociale, l’Italia non si smentisce mai…

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Modo Infoshop, Bologna: giovedì 25/02 presentazione di “Consapevolezza. Gli Area, Demetrio Stratos e gli anni Settanta”, un libro di Luca Trambusti

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Presentazione libri,
GIOVEDI’ 25 FEBBRAIO 2010, ore 21.30:

Off Maps salotto radiofonico presenta
Consapevolezza. Gli Area, Demetrio Stratos e gli anni Settanta
un libro di Luca Trambusti
(Arcana ed.)

Incontro con:
Jonathan Clancy
Francesco Locane
Michele Orvieti
Oderso Rubini
Luca Trambusti

Non credi nella musica complessa, non credi nella cultura d’élite, non credi nella strada facile. È il pubblico che deve crescere con te: infatti pop significa che sei disponibile a farti capire dal popolo, non ad annacquarti il linguaggio. Però è dura tirare a fine mese, difficile trovare degli ingaggi, mantenere sempre la coerenza: magari, gli stessi che vengono a vederti suonare, poi ti contestano. E fuori? Molotov, lacrimogeni, cariche della polizia, spesso colpi di P38. Eppure senti che devi schierarti, uscire fuori, legarti alla realtà: il privato è stretto, banale, borghese. Questi sono gli anni Settanta: il momento giusto con le persone giuste, contro tutte le gerontocrazie. È la tua area, la tua scommessa, la tua rivoluzione. Un’epoca irripetibile che sta finendo per sempre” (L. Trambusti)

Off Maps @ Modo Infoshop: si chiama così una serie di incontri tenuti alla libreria Modo Infoshop con l’intento di costruire negli spazi della libreria il “salotto radiofonico” che si crea abitualmente in etere negli orari della trasmissione di Città del Capo – Radio metropolitana, giunta alla terza stagione. Sono previste due modalità di incontri: la presentazione del libro e l’incontro con l’artista/musicista.
I libri della rassegna Off Maps @ Modo Infoshop hanno a che fare con la musica, in tutte le sue forme e accezioni, con una particolare attenzione ai tipi di sonorità che Maps diffonde. Gli incontri con i musicisti non sono intesi come delle interviste, ma come discussioni “a tema”.
In entrambi i casi, l’incontro viene ripreso con una videocamera e, successivamente, inserito tra i post del sito della trasmissione: www.radiomaps.it.

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Per ogni ulteriore dettaglio:
MODO infoshop – Interno 4 Bologna
Via Mascarella, 24/b e 26/a
40126 Bologna
tel. 051/5871012
info@modoinfoshop.com
www.modoinfoshop.com
www.myspace.com/modoinfoshop

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Modo Infoshop, Bologna: mercoledì 24/02 ABOVE THE TREE in concerto, per l’uscita dello split 12″ “Above The Tree vs. Musica Da Cucina”

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Presentazione disco,
MERCOLEDI’ 24 FEBBRAIO 2010, ORE 19.00:

ABOVE THE TREE
in concerto

In occasione dell’uscita dello split 12”
ABOVE THE TREE VS. MUSICA DA CUCINA

Il percorso musicale di Marco Bernacchia aka Above the Tree parte sin da piccolo con gli studi classici, subito abbandonati in favore di una personale e ludica scoperta del mondo dei suoni, passata attraverso un vecchio organo e una chitarra che viene ripetutamente percossa. La ricerca tende soprattutto alla produzione di suoni/rumori che siano stranianti per se stesso, una specie di ricerca psichedelica senza sostanze aggiunte. Marco passa dai solitari esperimenti sulla sua chitarra a suonare in gruppo con altre persone, formando i M.A.Z.C.A. con i quali dal 1999 incide quattro dischi e collaborando con altri artisti su diversi progetti tra cui AL:RM! nel 2006 con Paolo Campagnola (Arbdesastr) e Falling Birds nel 2008 con Mattia Coletti.

Dal 2007 però la voglia di sperimentare in proprio si manifesta di nuovo ed è così che nasce il progetto Above the Tree, un insieme di musica e performance che si esprime attraverso suoni ruvidi e imperfetti, nel tentativo di raggiungere un livello di comunicazione personale tra il suo mondo e la natura circostante. Si può parlare di un blues scarno e rarefatto, ma anche di musica concreta data la natura del suono prodotto da Above the Tree con l’uso del corpo nello spazio. Nessun oggetto che gli stia attorno può rimanere indenne a lungo. Il risultato è una espressione pangeografica di suoni che di volta in volta ricordano un angolo diverso di mondo, ovunque ci sia un albero dove salire.

Sul web: http://www.myspace.com/bluerevenge1

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Per ogni ulteriore dettaglio:
MODO infoshop – Interno 4 Bologna
Via Mascarella, 24/b e 26/a
40126 Bologna
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Radio Thule # 09-09/10 in download: “NO FACEBOOK, NO PARTY!”, fenomenologia semi-seria dei social networks

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Radio Thule, anno VI, nr.9, lunedì 22 Febbraio 2010:
NO FACEBOOK, NO PARTY!
Ovvero: fenomenologia semi-seria dei social networks, da MySpace a Twitter fino a Facebook e tutti gli altri, i nuovi “status symbol” del web che hanno rivoluzionato il rapporto di tanti di noi con la rete e con il computer in genere…

Ospite in studio: Dario Bonacina, esperto di tecnologie informatiche e articolista di The New Blog Times.

> Per ascoltare o scaricare il file audio, clicca sul logo di Radio Thule o sul titolo della puntata qui sopra.

Gli argomenti: solo un paio d’anni fa la maggior parte di noi non sapeva nemmeno cosa fossero, oggi pare che chi non vi appaia con un proprio “profilo”, come si dice in questi casi, sia tagliato fuori dal mondo e dal tempo… Sono i social networks, gli strumenti del web che forse più di ogni altro, fin dall’inizio dell’era di internet, hanno rivoluzionato gli usi e le abitudini degli utenti della rete e, in senso più ampio, il nostro rapporto con il personal computer quale strumento di vita quotidiana, nel bene e nel male, ormai quasi imprescindibile… Ma cosa sono in realtà MySpace, Twitter, Facebook e tutti gli altri social network? Come sono nati, chi li ha fatti nascere, e come funzionano praticamente, ovvero nel senso più “imprenditoriale” della domanda? E quali e quante inopinate porte sociologiche hanno spalancato, con la possente forza delle centinaia di milioni di utenti che quotidianamente in tutto il mondo li utilizzano? Cosa ci rivelano, o magari cosa distorcono, della società contemporanea e della nostra esistenza quotidiana in essa? Questa sera Radio Thule vi aiuterà a conoscere un poco meglio e più approfonditamente i social network, al di là dell’eventuale uso quotidiano, grazie alla presenza in studio di Dario Bonacina, esperto di tecnologie informatiche e articolista di The New Blog Times, uno dei più importanti e visitati web-magazine dedicati all’informatica e alle nuove tecnologie: Bonacina ci guiderà dietro le quinte dei social network, per cercare di capire se veramente essi rappresentino una sorta di rivoluzione sociale per gli utenti del web – scopo che essi stessi in fondo dichiarano di perseguire – o se tutto quanto, come sovente oggi accade, si rivelerà l’ennesima moda passeggera priva di un reale fondamento culturale… E in ogni caso, allora, il futuro cosa ci riserverà d’altro e di nuovo?…
…Il tutto come sempre, in perfetto stile Radio Thule: con chiarezza, semplicità, un pizzico di necessaria ironia, e la consueta selezione musicale di alta qualità.

Inoltre, per i nostalgici, da non dimenticare la “tradizionale” replica della puntata su RCI Radio ogni domenica alle ore 13.00!

N.B.: prossimo appuntamento con Radio Thule, lunedì 08 Marzo 2010.

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Roma, dal 24/02 al 01/04/10: “SULLE TRACCE DEI GHIACCIAI. 1909-2009: un secolo di cambiamenti climatici sui ghiacciai del Karakorum”, mostra fotografica di Fabiano Ventura


(clicca sull’immagine per una versione di formato più grande e leggibile)

SULLE TRACCE DEI GHIACCIAI
1909-2009: un secolo di cambiamenti climatici sui ghiacciai del Karakorum

Mostra fotografica di Fabiano Ventura
dal 25 febbraio al 1 aprile 2010
Roma, Sala Santa Rita

Inaugurazione il 24 febbraio 2010 alle ore 18.00
Incontri con l’autore: 3 – 12 – 19 marzo 2010, ore 17.00

1909 – 2009: un secolo di cambiamenti climatici sui ghiacciai del Karakorum – è il tema della mostra fotografica “Sulle tracce dei ghiacciai” alla Sala Santa Rita di Roma, via Montanara 8, dal 25 febbraio al 1 aprile 2010. Un confronto fotografico e scientifico di immagini storiche e moderne dei ghiacciai del Karakorum, per studiare ed evidenziare le variazioni negli ultimi 100 anni di questi sensibili indicatori dei cambiamenti climatici in atto sul nostro pianeta.

L’esposizione – promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma con il coordinamento del Servizio Programmazione e Gestione Spazi Culturali ed organizzata dall’Associazione Macromicro in collaborazione con Enel Green Power e Zètema Progetto Cultura – espone i risultati della prima spedizione del progetto fotografico-scientifico “Sulle Tracce dei Ghiacciai”, avvenuta nel 2009 tra le montagne del K2, Karakorum, in Pakistan.
In occasione del centesimo anniversario della spedizione del Duca degli Abruzzi in Karakorum, la scorsa estate Fabiano Ventura, fotografo naturalista e ideatore del progetto, ha ripercorso insieme ad un team di ricercatori le tracce dei primi fotografi – esploratori del ‘900, per rieffettuare gli stessi scatti del passato dalla medesima prospettiva e per svolgere misurazioni scientifiche sul campo.

La mostra è costituita da oltre 40 stampe fotografiche di alta qualità e di grandi dimensioni realizzate dal laboratorio 10b photography con tecnologia di stampa inkjet Epson. Associate alle immagini moderne, realizzate da Fabiano Ventura, saranno esposte le fotografie storiche in bianco e nero, realizzate ad inizio secolo dai fotografi Vittorio Sella e Massimo Terzano, che parteciparono alle più importanti spedizioni esplorative italiane della regione.

Le immagini sono accompagnate da esaustive didascalie in italiano e inglese e da alcuni testi introduttivi a cura dell’autore delle immagini, Fabiano Ventura, e del Comitato Scientifico (Prof. Claudio Smiraglia dell’Università Statale di Milano, già Presidente del Comitato Glaciologico Italiano, e Prof. Kenneth Hewitt, Professore Emerito di Geografia e Studi Ambientali alla Wilfrid Laurier University, Waterloo, Ontario, Canada).

Due grandi schermi LCD Sony, presenti nella sala, mostreranno il trailer del documentario, realizzato da SD Cinematografica durante la spedizione, e uno slideshow di immagini storiche e moderne. La mostra è accompagnata inoltre dal catalogo, disponibile in sala.

Obiettivo della mostra è suscitare, attraverso il forte impatto visivo delle immagini, maggiore attenzione alle problematiche ambientali, con l’auspicio di sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche legate ai cambiamenti climatici e alla gestione sostenibile delle risorse naturali in genere, prima tra tutte l’acqua.

In occasione di questa mostra i giorni di apertura della Sala S. Rita variano: DA MARTEDÌ A SABATO 10 – 18 (chiuso il lunedì e la domenica)

IL PROGETTO “SULLE TRACCE DEI GHIACCIAI”
“Sulle Tracce dei Ghiacciai” è un progetto dell’Associazione Macromicro, nato per studiare l’effetto dei cambiamenti climatici sui più importanti ghiacciai della terra mediante l’ausilio della fotografia e della ricerca scientifica sul campo.
Tramite spedizioni negli angoli più remoti del pianeta, vengono acquisite immagini fotografiche moderne che riproducono gli esatti punti di vista di riprese effettuate all’inizio del secolo scorso dai più famosi fotografi esploratori italiani. Queste nuove immagini forniscono a scienziati e studiosi la base per osservazioni comparative sullo stato dei più importanti ghiacciai del mondo, preziosi indicatori per la valutazione dello stato climatico corrente e, soprattutto, della sua evoluzione nel tempo.
Nel 2009, in occasione del centesimo anniversario della spedizione del Duca degli Abruzzi in Karakorum, è stata effettuata la prima delle missioni previste nell’ambito del progetto, permettendo al team di raccogliere, a 100 anni di distanza, una notevole quantità di dati negli stessi luoghi visitati dalle spedizioni storiche.
Le nuove riprese fotografiche sono state realizzate da Fabiano Ventura, il quale, avvalendosi delle più moderne tecnologie digitali unite a tecniche di ripresa tradizionali su grande formato, ha ottenuto risultati di valenza scientifica ed ambientale – ma anche estetica – di prim’ordine.
Le osservazioni scientifiche sono state curate da un apposito Comitato comprendente due tra i maggiori esperti mondiali nel campo della glaciologia: il Prof. Claudio Smiraglia, Professore Ordinario all’Università Statale di Milano, già Presidente del Comitato Glaciologico Italiano, che si è occupato dell’analisi e dell’interpretazione dei risultati ottenuti durante la spedizione; e il Prof. Kenneth Hewitt, Professore Emerito di Geografia e Studi Ambientali e Ricercatore del Cold Regions Research Centre della Wilfrid Laurier University a Waterloo (Ontario, Canada), che ha seguito il team fornendo indicazioni utili alla pianificazione e alla scelta delle osservazioni sul campo.
La spedizione si è avvalsa del contributo delle maggiori aziende nel settore delle energie rinnovabili, tra cui Enel Green Power ed EnneCi che, sposando i valori del progetto, ne hanno consentito la piena realizzazione.
Con la stessa metodologia operativa e gli stessi intenti, sono previste successive spedizioni in altre aree geografiche di primaria rilevanza per le tematiche fotografiche e scientifiche del progetto: il Caucaso, le Alpi, l’Alaska e le Ande.
Per ulteriori informazioni: www.sulletraccedeighiacciai.it

L’ASSOCIAZIONE MACROMICRO
L’Associazione No Profit Macromicro si occupa di problematiche ambientali ed organizza eventi e progetti di tutela delle risorse naturali, utilizzando il supporto della fotografia a servizio della scienza e dell’ambiente. Attualmente è impegnata nel progetto fotografico – scientifico “Sulle Tracce dei Ghiacciai”, volto a studiare gli effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai più importanti della terra.
Per ulteriori informazioni: www.macromicro.it

INFORMAZIONI SULL’AUTORE
Fabiano Ventura, ideatore del progetto e presidente dell’Associazione Macromicro, è fotografo specializzato nel settore della montagna e dell’ambiente. I suoi progetti sono volti a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza e la necessità della salvaguardia ambientale e dello sviluppo sostenibile. Ha effettuato numerose spedizioni alpinistiche, scientifiche e fotografiche nei luoghi più remoti ed impervi della terra. Da tempo organizza workshop di fotografia sul campo.
Per ulteriori informazioni: www.fabianoventura.it

SCHEDA TECNICA
Oggetto: Mostra fotografica “Sulle Tracce dei Ghiacciai”. 1909-2009: un secolo di cambiamenti climatici sui ghiacciai del Karakorum
Autore: Fabiano Ventura
Organizzazione a cura di: Associazione Macromicro; Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma
Dove/Luogo: Sala S. Rita, via Montanara 8 – Roma, a due passi da piazza Venezia
Quando: Dal 25 febbraio al 1 aprile 2010
Inaugurazione: 24 febbraio 2010 ore 18.00; in occasione dell’inaugurazione verrà proiettato uno slideshow di immagini storiche e moderne e, in anteprima, il trailer del documentario prodotto dalla casa di produzione “SD Cinematografica” realizzato in occasione della spedizione.
Incontri con l’autore: 3 – 12 – 19 marzo 2010, ore 17.00
Orario: in occasione di questa mostra l’orario e i giorni di apertura della Sala S. Rita variano: DA MARTEDÌ A SABATO 10 – 18 (chiuso il lunedì e la domenica).
Ingresso: Gratuito
Per informazioni: 06.67103780 – 06.67104226 – 06.67105568 – 060608 – 06/452217040 – www.salasantarita.culturaroma.it
Sito internet: www.sulletraccedeighiacciai.it
Catalogo: disponibile in sala o contattare l’Ass.ne Macromicro: tel. 06/452217040 – info@macromicro.it
Sponsor: Enel Green Power
Sponsor tecnici: Epson Italia – Sony Italia – 10b Photography
Patrocini: Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali – Ambasciata del Pakistan Roma

> Scarica qui il comunicato stampa ufficiale dell’evento.

> Scarica qui il pieghevole di presentazione dell’evento.

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Traffic Gallery, Bergamo: il 05/03 doppia inaugurazione, “LANDSCAPES. Collezione Paesaggio” di Cosimo Terlizzi, e “Focus: Sandro Chia, Nicola De Maria, Mimmo Paladino”

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presenta
“LANDSCAPES”
collezione paesaggio di
COSIMO TERLIZZI
5 marzo 2010 – 15 aprile 2010

Inaugurazione mostra | venerdì 5 marzo | ore 19.00
[c/o Traffic Gallery]

Prima mostra personale per il multitalentuoso artista pugliese Cosimo Terlizzi presso la Traffic Gallery di Bergamo.
Dopo la partecipazione nel dicembre 2008 alla mostra colletiva AKA: also known as a cura di Claudia Attimonelli e Rossella Moratto, con gli amici artisti Karin Andersen e Christian Rainer, Cosimo Terlizzi ritorna a Bergamo con una personale interamente dedicata al tema del paesaggio.
Cosimo Terlizzi presenta alla Traffic Gallery la sua “collezione paesaggi”. Dopo un percorso rivolto particolarmente alla rappresentazione dell’uomo, in cui l’approdo ultimo è stato il trittico “Il velo” presentato da Andrea Bruciati alla prestigiosa mostra omonima al Filatoio di Caraglio (Cuneo) nel 2008, in questa personale Cosimo propone opere in cui la sua attenzione è rivolta all’esterno. Tuttavia l’uomo è ancora onnipresente siccome ogni paesaggio è il paesaggio dell’uomo.
6+1, sei paesaggi e l’animal boy, ovvero l’uomo-animale immerso nella natura.
Sei fotografie di paesaggi in cui l’artista cerca l’orizzonte continuo, un effetto domino che comincia con lui e procede nella sua infinita caduta; sei fotografie di paesaggi che culminano nell’unica opera in cui appare un uomo, anzi l’uomo, qui definito the animal boy: un ragazzo in posizione eretta quasi interamente ricoperto di uccelli impagliati.
Un uomo,…no!!! L’uomo che mette in scena un rapporto fatale con la natura; paesaggi in cui tracce umane ridisegnano orizzonti e significati.

Il Leone custode del pozzo 2010; Bastia Mondovì 2010; Irgoli Loculi 2010; Il confine di Ieper 2010; Yucche 2010; Campo Bello 2010; The animal boy – Damien 2008

Questi i titoli delle sette opere fotografiche attraverso le quali Terlizzi documenta i segni lasciati dall’uomo in ambienti rurali, semirurali o naturali. Si nota difatti un rovesciamento dei ruoli; se all’interno della campagna l’uomo appare attraverso i suoi segni e quindi è l’umano a modificare il paesaggio, all’interno della natura invece – in the animal boy – l’uomo appare attraverso sé stesso ricoperto di animali e quindi è la natura a modificare l’uomo.
Terlizzi interverrà anche all’esterno della galleria attraverso una serie di segni che cercheranno di interpretare esteticamente le tracce del consumo. Interventi leggeri, nascosti, inseriti negli spazi interstiziali delle vie che saranno poi svelati al pubblico solo in un secondo altro momento.

Il paesaggio dentro e il paesaggio fuori. Cerco l’orizzonte continuo.
Un effetto domino che comincia con me e procede nella sua infinita caduta.
Il ritratto del paesaggio è anche il ritratto dell’uomo, il suo mondo, è un gesto in ogni cosa. L’uomo si riverbera, le tracce che cerco sono quelle capaci di essere la metafora di questo riverbero
” Cosimo Terlizzi

* * *

Francesca Castagna Ratti, in collaborazione con Traffic Gallery, presenta:

“Focus: Sandro Chia, Nicola De Maria, Mimmo Paladino”

con testo critico di
Rossella Moratto

5 marzo 2010 – 15 aprile 2010
Inaugurazione della mostra | venerdì 05 marzo | ore 19:00 / 21:00

Dal 5 marzo Traffic Gallery ospita nei suoi nuovi spazi la mostra “Focus” – Sandro Chia, Nicola De Maria e Mimmo Paladino.
L’evento è il primo di una serie di mostre specifiche che saranno un excursus sull’arte italiana della seconda metà degli anni 60 fino all’arte più recente, alla ricerca di una narrazione, spesso mancante per l’arte italiana, che ricolleghi il presente al nostro passato prossimo. Nell’era della predominanza dei media e dell’attuale società dell’intrattenimento anche il passato sembra perdere di consistenza.

Per il primo appuntamento con il passato prossimo si intende focalizzare l’arte degli anni 80 attraverso una selezione di tre artisti che hanno attraversato quel frangente storico sotto l’insegna della Transavanguardia, mantenendo e sviluppando ognuno una ricerca personale.
Si tratta di una selezione di otto opere – tra pitture e sculture – in dialogo fra loro raccolte sulla base sia dell’appartenenza a un momento storico e a una tendenza sia all’elaborazione di motivi costanti, la figura umana, la geometria, i fiori e le stelle che questi artisti hanno continuato a sviluppare nel loro percorso, evidenziando affinità, rispondenze e variazioni nei diversi modi di pensare e interpretare le immagini. Nell’opera di Chia, De Maria e Paladino (come degli altri protagonisti della Transvanguardia) la ripresa trasversale e disinvolta di soggetti e temi dall’arte del passato rilelaborati e aggiornati afferma un atteggiamento verso il passato che è condiviso dale ricerche più attuali e delinea una continuità tra il presente e il passato prossimo.

Infos:
http://www.trafficgallery.org
info@trafficgallery.com

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Questa sera, ore 21.00, live su RCI Radio e in streaming, RADIO THULE: “No facebook, no party!”, fenomenologia semi-seria dei social networks

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Questa sera, ore 21.00, live su RCI Radio e in streaming:
RADIO THULE, anno VI, puntata #9:
“NO FACEBOOK, NO PARTY!”
Ovvero: fenomenologia semi-seria dei social networks, da MySpace a Twitter fino a Facebook e tutti gli altri, i nuovi “status symbol” del web che hanno rivoluzionato il rapporto di tanti di noi con la rete e con il computer in genere…

Per ascoltare RADIO THULE in streaming dal tuo pc clicca QUI. E da domani, qui sul blog, il podcast della puntata! Quindi, in un modo o nell’altro: stay tuned!

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Modo Infoshop alla 16° edizione di VISIONI ITALIANE, Concorso nazionale per corto e mediometraggi (Bologna, 24-28/02/2010)

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Anche quest’anno saremo presenti al Festival Visioni Italiane,
presso il cinema Lumière, in via Azzo Gardino 65,
con un punto vendita sul cinema italiano indipendente e con un piccolo bar.

La ricca programmazione potete leggerla sul sito della Cineteca:
http://www.cinetecadibologna.it/visioni_italiane_2010

Riportiamo invece la presentazione al Festival firmata da Giuseppe Bertolucci e Gian Luca Farinelli, Presidente e Direttore della nostra Cineteca:

I tagli di bilancio ci hanno costretti a rinunciare al nostro festival Officinema e a chiudere, dopo undici anni la rassegna dedicata alle Scuole europee di cinema. Sopravvive Visioni Italiane, grazie al suo budget lillipuziano e alla massa di materiali che, puntualmente, da sedici anni, arrivano in Cineteca, da tutta Italia per concorrere a questa manifestazione. È commovente vedere quanta urgenza di raccontare i problemi del paese abbiano i nuovi cineasti italiani e, al contrario, quanto poco della loro passione e del loro impegno civile, venga accolto dal sistema televisivo nazionale o abbia la possibilità di approdare in sala.
Visioni Italiane è lo specchio di un paese pieno di potenzialità e talenti che vengono tenuti ai box, a motore spento, negando loro qualsiasi prospettiva. Ma i segnali che ci vengono dalla selezione di Visioni Italiane e dalle ultime settimane di programmazione delle nostre due sale non sono negativi, anzi. Il successo di L’uomo che verrà è la dimostrazione che un cinema di qualità, di forte impatto civile e poetico e innovativo nelle forme espressive può esistere e può realizzarsi in Emilia-Romagna. Così come i tanti film selezionati per il premio De Nigris, realizzati nelle scuole primarie e secondarie della nostra Regione, sono un esempio di come, anche se tra mille difficoltà, gli insegnanti continuino, con impegno e coraggio, a formare innovando, utilizzando il linguaggio delle immagini.
Questi segnali ci spingono ad affermare che è proprio di fronte alle difficoltà crescenti che le istituzioni culturali debbono raddoppiare la sfida. Da Visioni Italiane nasce quindi un nuovo appuntamento della nostra programmazione: tutti i lunedì, in sala Mastroianni, mostreremo dei piccoli film indipendenti, differenti, sorprendenti, che pensiamo siano meritevoli di avere la possibilità di trovare un pubblico e di essere difesi, mantenendoli in cartellone anche nei lunedì successivi. Inizieremo con due piccoli, grandi film, che presenteremo a Visioni Italiane, alla presenza degli autori: La paura di Pippo Delbono e La bocca del lupo di Pietro Marcello. Con la speranza (anzi, la convinzione) che esiste un pubblico curioso, affamato di novità (e di diversità), non pago di quello che offre il mercato.

Giuseppe Bertolucci e Gian Luca Farinelli.

Accorrete numerosi!!!

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