Archivi del mese: giugno 2010

LA MIA RAGAZZA QUASI PERFETTA, il nuovo romanzo di Luca Rota, è uscito!

Eccolo qui, dunque, LA MIA RAGAZZA QUASI PERFETTA, il mio nuovo romanzo edito nel Giugno 2010 da SENSOINVERSO Edizioni!

Che dire di questo libro? Beh, essendo questo un testo di presentazione, si potrebbe dire che è un libro assolutamente diverso rispetto a buona parte di tutti gli altri, un libro che di simili ve ne sono pochi, in circolazione… Si potrebbe dire che è un storia che vi farà ridere parecchio – ma non è un romanzo umoristico – e parimenti vi farà anche parecchio meditare – ma non è un’opera seriosa o drammatica… Si potrebbe anche dire che in essa vi ritrovereste l’eco delle voci di parecchia gente, come idealmente colte tra il trambusto d’un affollato bar – ad esempio Nietzsche, Calvino, Douglas Adams, Tom Sharpe, Arto Paasilinna, Chuck Palahniuk – eppure è un libro con un proprio ben identificabile stile, personalità, originalità… Oppure si potrebbe dire che è un romanzo fantasioso, folle, surreale, scoppiettante, ma è anche intenso, profondo, coinvolgente e appassionato…
Si potrebbero dire tutte queste cose e anche molto di più, in una presentazione come questa… E invece no! Questa volta no, tutte le cose sopra dette si potrebbero dire ma non le dirò, perché questa è la presentazione d’un libro speciale e dunque sarà speciale anch’essa, diversa! Per ciò vi dico – anzi, vi chiedo una cosa soltanto:

LEGGETELO!

Solo così potrete scoprirlo, conoscerlo e apprezzarlo completamente! Solo in questo modo vi ritroverete ad un tratto a ridere a crepapelle, come dei matti, e solo qualche pagina dopo a meditare profondamente, come seriosi pensatori… Solo così conoscerete Tizio Tratanti e la sua “straordinaria” vita fatta di tanti normalissimi fatti quotidiani, di quelli che chiunque si può ritrovare ad affrontare giorno dopo giorno; e conoscerete una ragazza bellissima, affascinante come nessun altra, formosa,sexy, perfetta – o forse non così tanto, non come sembra… Conoscerete Sandro, il cane-filosofo orgoglioso delle proprie pulci ma che sa guidare un’auto, e conoscerete tutti gli altri personaggi di una storia traboccante di esilaranti avventure, incredibili colpi di scena e di fantasiosa, spicciola, pragmatica filosofia quotidiana…
Ma, soprattutto, vi divertirete tanto e al contempo vi ritroverete a riflettere sulle cose veramente importanti della vita, su cosa conta realmente, su ciò per cui vale la pena lottare e vivere giorno per giorno, anche affrontando i più imprevedibili e folli contrattempi… Leggete LA MIA RAGAZZA QUASI PERFETTA, anzi, leggetelo due volte: la prima per ridere e divertirvi, la seconda per pensare e meditare… Oh, ma ovviamente anche se lo leggete solo una volta oppure dieci o venti volte va bene lo stesso!
Anche per tutto quanto sopra detto LA MIA RAGAZZA QUASI PERFETTA è pubblicato da SENSOINVERSO: una casa editrice brillante e dinamica che si propone di offrire qualcosa di diverso e di nuovo nel panorama editoriale italiano, qualcosa che vada in senso inverso, appunto, rispetto alle solite cose, pubblicando libri di qualità e curando in maniera maniacale sia la sostanza che la forma del libro…

Ecco, tutto qui. Mi auguro che, ora, la vostra pregiata attenzione sia coinvolta al punto da accettare l’invito (perentorio, lo so, ma anche perché caloroso!) alla lettura di LA MIA RAGAZZA QUASI PERFETTA, e che lo riteniate meritevole di tutta la vostra considerazione.
Ah, un’ultima cosa – un avvertimento, anzi: non cercate di emulare molte delle cose che combina Tizio Tratanti, il protagonista del romanzo, se non siete sufficientemente preparati o inequivocabilmente matti: potrebbe essere pericoloso!

LA MIA RAGAZZA QUASI PERFETTA
Sensoinverso Edizioni, Ravenna, 2010
ISBN 978-88-96838-03-7
Euro 12,00

> Scarica la presentazione de LA MIA RAGAZZA QUASI PERFETTA (file pdf)

> Leggi la scheda sul romanzo nel sito web di Sensoinverso

Puoi già ora ordinate LA MIA RAGAZZA QUASI PERFETTA direttamente dal sito di Sensoinverso Edizioni!
Oppure richiedilo al tuo libraio di fiducia, o acquistalo sulle principali librerie del web…

P.S.: Tizio Tratanti, il protagonista del romanzo, ha anche un proprio blog: ECCHECCAVOLO! Leggetelo, è piuttosto interessante…

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La recensione di “The City of Simulation | La Città della Simulazione” su Sands-zine

Anche Sands-zine, la webzine dedicata alla musica indipendente (e ad altre storie di (stra)ordinaria follia!) ha pubblicato una recensione – come uscita Top Now! – su The City of Simulation | La Città della Simulazione, a firma Etero Genio.

Potete leggerla nella sua completezza visitando il sito di Sands-zine oppure scaricarne direttamente il pdf cliccando sull’immagine qui sopra.
QUI potete invece trovare la cartella Press/Media completa con tutte le recensioni e gli articoli dedicati al progetto The City of Simulation | La Città della Simulazione.

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Radio Thule # 16-09/10 in download: “ULTIMO GIORNO DI SCUOL… Ehm… DI RADIO!!!”

Radio Thule, anno VI, nr.16, lunedì 21 Giugno 2010:
ULTIMO GIORNO DI SCUOL… Ehm… DI RADIO!!!
Ovvero: ultima puntata dell’anno di Radio Thule, la radio-prova-bikini definitiva: chi la ascolterà avrà così tanti benefici che potrà sfoggiare un fisico da urlo in spiaggia! Tutti gli altri dovranno attendere l’inizio della nuova stagione, a Ottobre 2010…

> Per ascoltare o scaricare il file audio, clicca sul logo di Radio Thule o sul titolo della puntata qui sopra.

Gli argomenti: l’ultimo fortunato incontro con il mondo radiofonico di Radio Thule non può che essere un bel panegirico sulla ennesima, sontuosa, trionfale stagione 2009/2010 della trasmissione, della quale ormai tutto il mondo parla e anche presso altri sistemi planetari pare se ne faccia ormai una mania (la NASA avrebbe reso “top secret” le foto di alcuni UFO, sul cui fianco si nota un simbolo ritenuto “sconosciuto” ma che altro non sarebbe se non l’adesivo blu e arancio di RCI Radio)! Si ripercorreranno le tappe di questo rinnovato successo universale, con gli ospiti intervenuti, gli argomenti trattati, le prime pagine e le copertine dei giornali, i gossip, i pettegolezzi, e tutto il resto. Eppoi, visto il periodo vacanziero già in pieno corso, e un po’ come avviene nell’ultimo giorno di scuola, Radio Thule farà festa e per almeno questa volta tornerà ad essere un “classico” programma radio, con tanta ottima musica così come funziona sulle spiagge estive in piena stagione, sulle quali vi potrete così vantare di essere dei perfetti ascoltatori di RCI Radio – una dote che tutto il mondo vi invidierà idrofobicamente almeno fino a quando Radio Thule non ritornerà a nobilitare l’etere, presumibilmente nell’Ottobre 2010 – sempre che prima di tale data una inopinata distorsione spazio-temporale non inghiotta la Terra e la spedisca in una qualche altra sconosciuta dimensione… Il tutto, come sempre e anche per quest’ultimo appuntamento – anzi, ancora di più! – in perfetto stile Radio Thule: con chiarezza, semplicità, un pizzico di necessaria ironia e una selezione musicale di alta qualità.
Buone vacanze a tutti!

Inoltre, per i nostalgici, resterà in onda per tutta l’estate e fino alla prossima stagione la replica della puntata #15, emblematica di cosa è Radio Thule, su RCI Radio ogni domenica alle ore 13.00!

N.B.: appuntamento con la 7a stagione di Radio Thule, presumibilmente lunedì 04 Ottobre 2010

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Questa sera, ore 21.00, live su RCI Radio e in streaming, RADIO THULE: “Ultimo giorni di scuo… di radio!”, l’ultima puntata della stagione 200/2010!

Questa sera, ore 21.00, live su RCI Radio e in streaming:
RADIO THULE, anno VI, puntata #16:
“ULTIMO GIORNO DI SCUO… DI RADIO!!!”
Ovvero: ultima puntata dell’anno di Radio Thule, la radio-prova-bikini definitiva: chi la ascolterà avrà così tanti benefici che potrà sfoggiare un fisico da urlo in spiaggia! Tutti gli altri dovranno attendere l’inizio della nuova stagione, a Ottobre 2010…

Per ascoltare RADIO THULE in streaming dal tuo pc clicca QUI. E da domani, qui sul blog, il podcast della puntata! Quindi, in un modo o nell’altro: stay tuned!

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Andrea Camilleri, “La Concessione del Telefono”

Ho acquistato questo volume direttamente nello stand della Sellerio al salone del Libro di Torino, chiedendo espressamente alla gentile mia interlocutrice dell’editore palermitano di consigliarmi un’opera di Andrea Camilleri – che non fosse della saga del Commissario Montalbano: ciò per non farmi influenzare dalla celebrità di essa e dalle suggestioni televisive della bella serie con Luca Zingaretti – che mi potesse far appassionare allo stile di scrittura dell’autore siciliano…
Comprenderete, con ciò, che già manifestavo una certa positiva predisposizione al godimento della letteratura di Camilleri, personaggio squisito che è un piacere ascoltare ad ogni sua ospitata televisiva per la simpatia e l’intelligenza che dimostra… Ecco qui, in ogni caso, La Concessione del Telefono: multiforme romanzo che narra una storia ambientata nella Sicilia di fino Ottocento, ovvero la vicenda di tal Filippo “Pippo” Genuardi e di tutti i rocamboleschi eventi conseguenti alla sua richiesta di ottenimento d’una linea telefonica. Una trama tutto sommato elementare, che Camilleri sviluppa splendidamente incesellandola di fatti bizzarri, strampalate coincidenze, equivoci, colpi di scena, eppoi rifinendola con una girandola di personaggi d’ogni sorta, dai più probi rappresentanti del Real Stato fino a proto-mafiosi del tutto uguali a quelli odierni… Per questo La Concessione del Telefono diviene anche una sorta di divertente tanto quanto illuminante saggio storico su di una Sicilia di più d’un secolo fa ma poi non così lontana, nell’effettivo, e di rimando si una società italiana da “tutto il mondo è paese”, che Camilleri tratteggia con uno stile insieme raffinato e popolano, capace di cogliere pur senza alcuna ridondanza le peculiarità di cose, fatti e persone, e di illuminare nel profondo la genesi d’una realtà la cui attualità, appunto, oggi è possibile constatare in tutta la sua contraddittoria sostanza.
Il tutto, Camilleri lo offre in uno scritto multiforme, come ho già denotato, ovvero riscoprendo in parte l’antiquata eppure affascinante forma del romanzo epistolare (il cui vertice fu sicuramente in Les Liaisons Dangereuses di Choderlos De Laclos, capolavoro del settecento letterario europeo) e in parte utilizzando una forma tipica più del copione teatrale che della prosa ordinaria (non a caso esiste anche una versione teatrale de La Concessione del Telefono)…
Insomma: è stato un buon consiglio, quello della gentile signora della Sellerio che mi indicò questo libro per soddisfare la mia richiesta su Camilleri? Sì, senza dubbio! La Concessione del Telefono è un libro veramente delizioso, scritto in modo splendido da uno dei migliori scrittori italiani. Mi viene quasi da esclamare: beh, non ci voleva molto per appassionarsi ad un autore tanto bravo come è Camilleri! Sì, vero, ma ci vuole ancora meno a stancarsi di certi (numerosi) scrittori imposti come “grandi” dalle logiche del mercato editoriale dominante, e in realtà dal valore letterario pressoché nullo… E in fondo, dunque, l’appassionarsi alla scrittura di Andrea Camilleri non può che essere salutare per ogni lettore, perché chiunque potrà trovare in un’opera come La Concessione del Telefono, per un motivo o per l’altro, il più autentico piacere della lettura.

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Dal 17 al 24/06 allo Spazio PRIMA MATERIA di Milano “Indagini sul presente”, la nuova mostra del collettivo Figurazione Indipendente


IED (improvised explosive device), stampa ink jet, collage, acrilico, lettere adesive, gessetti,acetato, vernici, scotch, acrilico su tavola, cm.38,4×102,5

Spazio PRIMA MATERIA
Via Giacosa 39, Milano:

INDAGINI SUL PRESENTE
a cura di Elisa Genna

Luciano Evarchi
Lorenzo Manenti
Maria Turner
Carmelo Violi
Renè Pascal

Opening: 17 giugno 2010, ore 19.00
(concerto di musica classica del Maestro Damiano di Gangi, Flauto, accompagnato dal Maestro Lucio Nanni, Clavicembalo )

Figurazione Indipendente è un’avanguardia senza manifesto, un’avanguardia contemporanea. Quindi niente programmi, teoremi, dogmi a cui rimanere fedeli per raggiungere un qualsivoglia scopo. I ragazzi (prima che artisti, o in quanto tale artisti) rimangono fedeli a se stessi e alla contemporaneità, e su questi due poli si sviluppa un lavoro/tanti lavori che spontaneamente convergono. La mia sensazione, nel breve tragitto che ho percorso insieme a loro, è che si tratti appunto di un nuovo genere di avanguardia: rizomatica, non concentrata ma sparsa, imbevuta e penetrata-penetrante totalmente nel multistrato del nostro inafferrabile presente. E in quanto tale anche aperta, a nuove influenze, nuove amicizie, nuove compenetrazioni, in un continuo definirsi e ridefinirsi. Ogni anno si presenta, fatale e fortuito, un momento non cercato ma accolto e cavalcato, per rincontrarsi e confrontarsi. Indagini sul Presente è la nuova mostra di Figurazione Indipendente: nello spazio al 39 di via Giacosa a Milano lo spettatore si trova di fronte ad una molteplicità di opere, che sono molteplici visioni del reale: i lavori si susseguono senza una logica stilistica o cromatica, enfatizzando un senso del caos che pensavamo di aver lasciato fuori dalla porta.
Questo spazio espositivo non è uno spazio protetto, ma estremamente esposto. Ci sono immagini di maschere che risalgono la corrente del tempo e portano addosso l’odore della polvere, bambole mutilate e coloratissime, paesaggi di guerra in formato pop, volti in un primo piano imbarazzante, dove la carne e i lineamenti sembrano esplodere sotto il peso di un’interiorità fatta di troppa vita vissuta, esperienze, gioie e dolori, e teche che nascondono rose e parole di sofferenza, come piccole tombe, di neonati mai nati, solo vite rubate; matite scarnificate o colorate e un vasetto traboccante di semi mai piantati e caduti su un terreno sterile, o abbarbicati e destinati a non portare frutto. Con un tocco di sarcasmo altri oggetti scattano istantanee sulla nostra società e due monitor ci raccontano di un presente sfalsato, in cui immagini lontane narrano di guerre sconosciute di cui siamo tutti colpevoli, o un corto circuito ci rivela quanto la realtà, o quello che ci viene dato in pasto come tale, sia fittizia e non univoca. Damiano e Lucio suonano all’inaugurazione il flauto dolce e il clavicembalo, e io mi trovo qua a scrivere questo testo chiacchierando con Maria Turner e Fabio, ascoltando musica spagnola e mangiando su un tavolino basso, coperto da una stoffa etnica. E’ tutto estremamente chiaro in tutta questa confusione e più che guardare la corrente da lontano è un tuffarsi dentro, quello che stanno facendo questi artisti, per non vedere tutto, ma un singolo frammento, che però sia vero e custodibile, e che qualcuno possa ricordare. Grazie a Figurazione Indipendente (Luciano Evarchi, Fabio Loda, Lorenzo Manenti, Maria Turner, Carmelo Violi), René Pascal, Damiano e Lucio.

Elisa Genna

Dettagli generali:
Fino al 24 giugno 2010
Dal lunedì al venerdi dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00; sabato e domenica chiuso.
Catalogo edizioni PISCINA COMUNALE, grafica a cura di Fabio Loda.
Info:
tel.3663210746
e-mail: marelli_maurizio@libero.it

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Luca Rota & Tiziano Milani, “The City of Simulation | La Città della Simulazione”, 14 poesie audio-visuali su CDr, una produzione Setola di Maiale

OUT NOW! “The City of Simulation | La Città della Simulazione” è uscito!

The City of Simulation | La Città della Simulazione: 14 poesie audio-visuali su CDr che sono il frutto della collaborazione compositiva tra Luca Rota per i testi e Tiziano Milani per i suoni, il tutto prodotto da Setola di Maiale – musiche non convenzionali, un network/catalogo di musicisti d’avanguardia che divulga il suo lavoro così come il lavoro di molti artisti eccellenti.

The City of Simulation | La Città della Simulazione trae lo spunto da un illuminante volume di Giandomenico Amendola, “La città postmoderna – Magie e paure della metropoli contemporanea” (Laterza – Bari, 1997, IV ed. ampliata 2003) ed in particolare dal capitolo omonimo del progetto, nel quale Amendola evidenzia come la città contemporanea o post-moderna, appunto, si sia sviluppata (ovvero sia stata sviluppata, cioè progettata e plasmata dagli architetti/urbanisti d’oggi) in modo da indurre il suo abitante a vivere una vita cittadina non più propria e “naturale” ma sostanzialmente dissimulata, come l’attore su di una scena teatrale: un abitante suggestionato al punto da divenire paradossalmente consapevole della maschera indossata, e dunque bisognoso di una scena sulla quale recitare la sua nuova e artificiosa vita quotidiana.

Posto ciò, abbiamo scelto di meditare su questi sagaci e stimolanti spunti, e indagarli attraverso la reciproca espressività artistica usuale – la poesia di genere contemporaneo per Luca Rota, e i suoni elettroacustici sperimentali per Tiziano Milani – così da svilupparne i concetti in “rappresentazioni” audio-visuali attraverso le quali concretizzarli e, per quanto possibile, farli avanzare ancor più nella direzione indicata da Amendola, con la forza di analisi e suggestione tipica della poesia visuale unita all’energia evocativa e immaginifica del suono a far da mezzi per un tale fine. Il nostro lavoro si è tuttavia svolto su due percorsi paralleli, senza influenze/interferenze intermedie e con i soli punti di contatto nei titoli comuni delle composizioni, e di confluenza nel prodotto finale, preservando così la massima libertà meditativa ed espressiva reciproca, pur ben determinata dai “confini” dati appunto dal testo di origine.

The City of Simulation | La Città della Simulazione è nel suo complesso un progetto composito e potenzialmente multiforme. Come supporto primario abbiamo deciso di affidarci al CD, quale media contemporaneo, originale o quanto meno non usuale per un progetto letterario/musicale come il nostro (che supera l’ordinario formato “libro+CD” utilizzato in questo casi) e dunque innovativo, con il supporto produttivo di una realtà apprezzata come Setola di Maiale, come visto. Inoltre il progetto ha un sito web dedicato (http://www.lacittadellasimulazione.com: sarà attivo entro brevissimo tempo) nel quale sono ascoltabili samples dei brani sonori e versioni a qualità ridotta delle poesie visuali, nonché dove ritrovare i testi critici del progetto; il sito è inoltre un “recipiente aperto” nel quale potranno essere usufruibili ulteriori contenuti (video, ad esempio, dei quali è autore Tiziano Milani). Ma abbiamo pensato per The City of Simulation | La Città della Simulazione anche ad altre possibili rappresentazioni e relativi adattamenti: le più immediate, perchè già il progetto le contempla come sviluppi naturali, sono la presentazione dello stesso in luoghi atti allo scopo (locali, sale conferenze, biblioteche, librerie… – ma in fondo basta un impianto audio-video di tipo ordinario) e l’esposizione installativa in gallerie d’arte: eventi multimediali nei quali poesia, audio e video si fondono per presentare il progetto e trasmetterne i contenuti nel modo più stimolante possibile.

Da notare infine che The City of Simulation | La Città della Simulazione è a tutti gli effetti un progetto “aperto”, che non si esaurisce certamente nelle concretizzazioni sopra citate ma che, potenzialmente, resta un percorso artistico in progress, pronto ad evolvere seguendo gli impulsi che verranno dal pubblico che lo conoscerà così come dalle realtà considerate nelle sue tematiche – per certi versi evolvendo, insomma, come evolve la città post-moderna e la scena sociale che la vive.

Questo è quanto. Ci auguriamo che The City of Simulation | La Città della Simulazione possa interessare la Vostra attenzione e sollecitare la suggestione verso i suoi contenuti, ovviamente sia letterari che sonori, per i quali i testi critici presenti sul CD e nel sito web (in italiano e in inglese) vi saranno di ulteriore e interessante ausilio alla comprensione, sia tecnica che tematica. Per conto nostro, siamo qui disponibili a qualsiasi Vostro approfondimento in merito, a rispondere alle domande e soddisfare le curiosità, oltre che naturalmente a valutare qualsivoglia possibilità di presentazione live del progetto…

Luca Rota (http://www.lucarota.it/)
Tiziano Milani (http://myspace.com/milanitiziano)

> Leggi i testi critici del progetto The City of Simulation | La Città della Simulazione (italiano/english, gli stessi presenti sul CDr).

> Acquista qui The City of Simulation | La Città della Simulazione dal catalogo di Setola di Maiale.

> Vai al sito web www.lacittadellasimulazione.com

> Ascolta e scarica in podcast la presentazione di The City of Simulation | La Città della Simulazione nella puntata #11-09/10 di RADIO THULE.

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“The Fix” il corto anti-petrolio di Robert Redford, e un caldo augurio ai dirigenti BP…

Da Repubblica.it:
The Fix è il “corto” che Robert Redford indirizza al popolo americano per “svegliarlo” dal disastro ambientale generato dall’affondamento della piattaforma petrolifera Deep Horizon della multinazionale BP nel golfo del Messico.
L’attore, regista e fondatore del Sundance Film Festival ricorda le 11 vittime, l’impatto della marea nera sulle coste e le conseguenze del disastro ambientale su tutta l’economia degli Usa. “Bisogna fare pressione sulle compagnie e sui politici, soprattutto quelli che dalle stesse compagnie hanno avuto soldi per le loro campagne elettorali. Perché i costi del disastro li pagheremo noi, non loro”. “Da ragazzo lavorai per la Standard Oil. – ricorda Redford – Conosco quel lavoro e per questo riesco a vedere cosa c’è dietro le campagne pubblicitarie che parlano delle compagnie petrolifere come rispettose dell’ambiente. Smettete di dare ascolto alla propaganda delle compagnie petrolifere e alle loro marionette al Congresso, che è solo nel loro interesse. Fa male alla salute”. The Fix si conclude con l’appello di Robert Redford perché la gente si impegni per una vera energia pulita. “E’ già disponibile grazie al sole, al vento. E’ tempo di smetterla con la nostra dipendenza dal petrolio”.

Nulla da aggiungere, se non che a Thule ci si augura caldamente che i dirigenti di BP, ovvero i responsabili di quanto sta accadendo nel Golfo del Messico, facciano la stessa fine dei cormorani, delle tartarughe, dei delfini e di tutti gli animali viventi in quella ormai assassinata zona.
Ci sembra questa una naturale e adeguata par condicio, per quanto BP ha causato, per come ha reagito, e per la storia stessa della compagnia petrolifera (qualcuno ha mai sentito parlare dell’Operazione Ajax?), assolutamente emblematica di come la schiavitù del mondo al petrolio – o meglio, a un certo sistema di potere imposto al mondo e basato sul petrolio – è da sempre una delle peggiori schifezze a cui l’umanità sia stata sottoposta.

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Tom Robbins, “Natura morta con Picchio”

Tom Robbins, sotto certi aspetti, è un pazzo. Già, non avete letto male, e come molti “pazzi”, quindi, dimostra spesso nel suo fare (in tal caso “fare letterario”) una genìa non comune – ma d’altro canto la società “normale” spesso considera pazzi proprio quei geni che, in quanto tali, sfuggono alle regole e al conformismo imperante, e rischiano di vedere e capire la verità delle cose meglio di chiunque altro, con conseguenze assai pericolose per la società stessa – in realtà sono virtuose le conseguenze, sia chiaro, ma non per chi fa’ del conformismo falso, ipocrita e ottuso la base per la propria dominanza, di qualsiasi natura essa sia…
Insomma, Natura Morta con Picchio (Baldini Castaldi Dalai, con traduzione – ottima! – di Francesco Franconeri) è un altro dei tanto stravaganti quanto geniali libri di Tom Robbins, autore americano del quale avevo già letto con gusto Feroci Invalidi di ritorno dai Paesi Caldi, personaggio assai particolare, un po’ hippie, un po’ rockstar e un po’ guru intellettuale, ma certamente dotato di virtù letterarie superiori a buona parte dei propri colleghi, in terra d’America e non solo, che tuttavia egli non resiste di mischiare a una buona dose di eccentricità e follia – genio e sregolatezza, come appunto si usa dire in questi casi…
E dunque in Natura Morta con Picchio Robbins racconta della storia d’amore tra la principessa d’un decaduto casato reale con velleità ecologiste e pseudo-mistiche e un colto terrorista-bombarolo (Picchio il suo nomignolo) che si diverte a provocare attentati quei e là per il pianeta senza uno scopo ben preciso – forse, più che altro, per fare che l’onda d’urto delle esplosioni possa smuovere le troppo intorpidite coscienze di troppi “bravi cittadini”… Storia che si dipana in una miriade di eventi bizzarri illuminati dall’ancestrale, misteriosa e influente luce della Luna, con contorno d’una frotta di personaggi strampalati, di domestiche che diventano regine, di ambientalisti in corsa sul treno della moda ecologica, di alieni provenienti da Argon o forse no, di magnati arabi ricchi e un po’ ingenui e molto altro; il tutto, infilato a forza in un pacchetto di sigarette Camel, la cui grafica, nella sua pur apparente banalità, forse nasconde la chiave per la conoscenza di tante delle verità che sorreggono il mondo e la vita… Ma riassumere in poche righe una trama di Tom Robbins è un po’ come contare i granelli di sabbia nel deserto con un pallottoliere, per di più venendo continuamente distratti dalla sua prorompente fantasia, dalla capacità di ironizzare (anche ferocemente) sulla società contemporanea e di inventarsi le risposte più probabili alle più improbabili questioni, ma anche venendo affascinanti da uno stile di scrittura effervescente e intrigante, capace di non annoiare e anzi di entusiasmare anche dopo cinquanta pagine nelle quali non sia successo un bel niente, e da piccole/grandi perle di saggezza e di filosofia spicciola che se solo per una minima parte venissero enunciate da qualche politico, farebbero la gioia di ogni elettore dotato di autentica coscienza civica… Un esempio tra i tanti citabili, la tunnel vision (pag.89), “(…) provocata da un fungo ottico che si propaga quando il cervello è meno energico dell’ego. Come complicanza ecco la disponibilità alla politica. Quando una buona idea viene fatta passare attraverso i filtri e i compressori della normale tunnel vision, non solo ne esce ridotta quanto a scala e valore ma nella sua nuova configurazione dogmatica produce effetti opposti a quelli per cui era stata originariamente intesa. Ecco allora le amorevoli idee di Gesù Cristo divenire i sinistri clichés del cristianesimo. Ecco virtualmente ogni rivoluzione della storia fallire: gli oppressi appena si pigliano il potere si trasformano in oppressori e ripiegano su tattiche totalitarie per “proteggere la rivoluzione” (…)” e via di questo andazzo, ironico, illuminato, profondo, schietto – geniale, appunto.
Poi, proprio per la sua particolarità, questo libro sicuramente non piacerà a tutti: alcuni non lo capiranno, alcuni lo troveranno irreale, altri inconcludente o letterariamente povero… Vero, la storia, presa per ciò che è, non è niente di che, ma come detto Tom Robbins è probabilmente tra i pochi scrittori contemporanei a saper rendere interessante e godibile anche del materiale che, in mano ad altri, diverrebbe velocemente combustibile per camini o efficace fermaporte… Personalmente, trovo l’opera letteraria di Robbins una rara e felicissima isola misteriosa nel mare della letteratura contemporanea, e la sua lettura quasi necessaria a chi voglia ampliare il più possibile lo spettro della propria conoscenza del mondo letterario odierno. Ribadisco: Robbins non è un vate assoluto, ma diamine, ce ne fossero di scrittori come lui tra quelli che vengono considerati (e imposti a suon di campagne promozionali/mediatiche milionarie) come grandi firme della letteratura di oggi! Dunque leggete questo Natura Morta con Picchio e vedrete: o lo amerete o lo disprezzerete (ma, anche leggendo sul web i giudizi di chi l’ha letto, credo più la prima ipotesi), in ogni caso vi darà di sé una risposta ben determinata – e non è assolutamente poca cosa, anzi!

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Libri da amare, e libri… da mare!

Quando la lettura di qualche buon libro riesce a suscitare ottime sensazioni e a lasciare “qualcosa dentro” a chi l’abbia affrontata, si sente facilmente dire di quelle opere che siano libri da amare
Bene, non so (certo me lo auguro) che anche le mie opere possano essere considerate da chi le abbia lette “libri da amare”, ma certamente a breve potranno essere definite libri da mare!
Ciò infatti accadrà grazie a Stefania Righetti Nilsen, velista italiana da tempo residente in Norvegia, giornalista freelance per la rivista di vela SeilMagasinet (e fate conto che per un norvegese la barca è suppergiù come per un italiano l’automobile…) e preziosa conoscente dello scrivente, che è in partenza a fine Giugno per un tour transatlantico della durata complessiva di un anno con la propria famiglia (il marito Bengt e il figlio Martin – 13 anni, di certo uno dei velisti transoceanici più giovani del mondo!) e AVVENTURA, uno scafo di 12 metri tipo Dufour 38 Classic: il tour li porterà da Oslo e lungo le coste europee fino a Las Palmas, poi attraverso l’oceano fino a St.Lucia (partecipando alla regata ARC – Atlantic Rally for Cruisers 2010); dopo 5 mesi circa nei Caraibi e Cuba, ritorneranno in Norvegia via Bermuda, Azzorre, Irlanda e Scozia/Canale di Caledonia. Stefania ha già affrontato la ARC nel 2006 con Queen of Hearts, un catamarano tipo Lagoon 44, e un equipaggio totalmente femminile.

Bene: per questo lungo anno di navigazione, la piccola (ma preziosa!) biblioteca di bordo sarà composta – tra gli altri volumi – dai libri di viaggio di Ragnar Kvam, da The Audacity of Hope di Barack Obama, dalla celebre trilogia di Stieg Larsson, da due testi di Beppe Severgnini (sicuramente utili per chi dalla Norvegia voglia capire un poco di più la società italiana attuale) e, appunto, dai libri del sottoscritto!
Un grande onore, insomma (vista anche la compagnia!), e una certa emozione per me che dell’oceano e della disciplina velistica possiedo la stessa conoscenza che potrebbe avere un astemio dei processi produttivi vitivinicoli! Ma certamente mi auguro fin d’ora che anche i miei libri possano portare buona fortuna per l’intero viaggio, che Cronache da Thule non mancherà di seguire nei suoi momenti principali; in ogni caso, chiunque lo voglia fare quotidianamente (appassionati di vela, di viaggi e d’avventure o semplici curiosi) lo può fare visitando il blog di Stefania Righetti Nilsen Seile på langtur – Avventura 2010!

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