Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere, e così via… Anche perché il vero sordo, il vero cieco, meritano solidarietà ed aiuto, quelli che lo sono per propria (ottusa) volontà meritano ben altro… Tuttavia, quanti sordi che non vogliono sentire, ciechi che non vogliono vedere, muti che non vogliono parlare, comandano e/o hanno potere sulla nostra civiltà?
Quanto è successo, o sta succedendo, tra Joseph Ratzinger e le sue parole sull’Islam, e i leader integralisti islamici, in sé, farebbe quasi ridere: entrambi fanno quello che possono fare, esprimere la propria idea, ed entrambi usufruiscono di questo diritto di libertà nel peggior modo possibile – peraltro entrambi, con ciò che rappresentano, risultano alquanto antitetici ad un concetto virtuoso (e buono per l’umanità) di “libertà”… E tutti gli altri? Belli impegnati nel bailamme delle “dichiarazioni” di parte – Ratzinger ha ragione, Ratzinger ha torto – l’Islam ha ragione o ha torto, Ratzinger chieda scusa – no, non la chieda – la nostra religione è migliore – no, è migliore la nostra – e via di questo uniforme, conforme, piattissimo, insulso, deprimente passo… Non uno, non uno – tra quelli “che contano”, intendo, quelli che dovrebbero dire qualcosa, e se “uno” c’è è praticamente invisibile e inudibile – non uno, dicevo, che ponga il dubbio: ma il guaio è nell’effetto, o nella causa? Quanto succede è colpa di “parole” o semmai di ciò di cui le parole si fanno effigie? Insomma: la colpa non è forse della religione? Ovvero, di quelle religioni conformate al fine di diventare strumenti di potere, che non centrano più nulla, ma proprio nulla, con la fede, tanto da distorcerla per appoggiarvi sopra non più il riconoscimento di un bisogno o impulso spirituale, ma soltanto l’incastellatura di un potere inevitabilmente integralista – e ripeto, inevitabilmente: in fondo non lo sentenzio io, ma è la storia che lo fa’, e nettamente! Non uno che ponga l’altro dubbio: come possono “dialogare” delle religioni – dei poteri religiosi – che hanno come loro fine assoluto l’evangelizzazione (l’assoggettamento) del mondo intero al volere del proprio dio? Basta constatare come entrambe non perdano occasione di condannare il relativismo, fonte (a loro dire) di ateismo o agnosticismo… Ambedue affermano che il loro dio è lo stesso, che esiste un solo dio: certo, tuttavia non si può negare che la teologia speculativa ha fatto spesso (o sempre…) a pugni con la realtà storica, e sia pur unico quel dio, la convivenza tra le religioni è potuta avvenire solo in quella ristretta parte di mondo nel quale la religione è stata svuotata della propria pretesa temporale, ovvero dove la moderna visione illuminista ha saputo far evolvere la società: in più semplici parole, dove la civiltà non era soggiogata ad un’unica ideologia religiosa, ed è stata (ri)costruita sul principio della laicità, e del superiore e universale diritto alla libertà – di pensiero, di parola, di vita e quant’altro. Non uno, non uno, che azioni il campanello d’allarme: attenzione, di queste cose avremmo già la soluzione, la laicità, ma viceversa per queste cose proprio la laicità rischia di venir soffocata, così soffocando l’intera società, rendendola meno libera, sempre meno libera, infine schiava delle ideologie religiose – e non uno, a quanto pare, che abbia memoria storica, o che rilegga la storia e si renda conto delle verità che essa contiene… La mancanza di memoria verso le realtà più negative della storia determina che esse riemergano dal loro passato, ovvero che il presente arretri a quel buio passato al posto di progredire verso un futuro sempre migliore…
Se ci sarà dialogo, tra queste religioni, avrà il solo fine di difendere, preservare e se possibile accrescere il proprio potere; per tale fatto, prima o poi, lo scontro diverrà inevitabile, anche pur con un dialogo precedente e, appunto, solo di maniera. Ogni possibilità di scontro, che significherà soprattutto un danno alla libertà del nostro mondo, può essere potenzialmente evitata solo cavando dalla generale stortura ideologica religiosa la sua peggiore devianza (Oskar Panizza docet!), ovvero l’uso di “dio” non solo per la cura delle anime ma anche, e soprattutto – anzi, unicamente, ce lo insegna la storia! – per arrogarsi un potere dominante, e un diritto di assoggettamento sugli individui. Lo ha capito bene Ratzinger, che nell’affermare che l’Islam avrebbe paura di un occidente senza dio, ha in realtà rivelato una sua paura, che come capo della chiesa cattolica lo accomuna a tutte le altre religioni di potere ed alle rispettive leadership: quelle che sanno che un dio “vero”, un dio spirituale, un dio veramente di fede per chi voglia aver fede e non più un dio materiale, tanto terreno quanto lo sono le ambizioni degli uomini, le priverebbe all’istante di qualsiasi pretesa dominante, di potere, di assoggettamento, di imposizione del proprio dogma, dunque della loro peculiare illiberalità. Una tale libera civiltà garantirebbe una reale e unica in valore libertà di religione, cioè non permetterebbe a nessuna ideologia religiosa di poter dominare sulle altre: ovvero, quanto di peggiore e sciagurato sarebbe per esse! A meno che non si voglia continuare a credere e sostenere che tali religioni (di potere, intendo sempre) non perseguano altro che la “cura delle anime” dei propri fedeli! – il che sarebbe come sostenere che costruire armi serve solamente per impiegare una parte del ferro che viene prodotto dalle miniere!
Ma, come dicevo, e per l’appunto, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere… Ora, il sordo che non vuol sentire e il cieco che non vuol vedere sono giunti sul ciglio del burrone, senza rendersene conto perché non vogliono rendersene conto: o finalmente se ne rendono conto – e sturano le orecchie, e riaprono gli occhi, e tornano a dire ciò che va’ detto – o la caduta sarà inevitabile, e sarà una caduta di massa, estremamente rovinosa perché rischierà di trascinarsi dietro, per inerzia, anche quei pochi che occhi, orecchie e bocca hanno sempre tenuto e continuano a tenere ben aperte e acutamente attive…